La vergogna cos’è?
Come descritto nel precedente articolo “La vergogna: cos’è e come riconoscerla“, essa è un’emozione complessa e piuttosto spiacevole
Per Wikipedia “essa è da una parte è un’emozione negativa che pone l’intero individuo al cospetto della propria inadeguatezza, dall’altra consiste nel rendersi conto di aver fatto qualcosa per cui possiamo essere considerati dagli altri in maniera totalmente opposta rispetto a quello che avremmo desiderato”
Per il Corriere della Sera Dizionari la vergogna è:
- Sentimento di colpa o di umiliante mortificazione che si prova per un atto o un comportamento, propri o altrui, sentiti come disonesti, sconvenienti, indecenti;
- Senso di impaccio, di timore dovuto a timidezza o ritrosia: avere v. a esibirsi in pubblico;
- Disonore, infamia.
Nel video che è allegato a questo articolo parlo di questa emozione, che è molto importante per il senso di libertà personale e di spontaneità.
Come emozione essa è infatti annoverabile fra le emozioni di ritiro sociale ed è molto potente, forte e importante nella storia dell’uomo. Essa agisce soprattutto in relazione agli altri e al contesto sociale. Tant’è che è sempre stata fondamentale per la sopravvivenza del genere umano deato che è sempre servita a rendere le persone attente, obbedienti e osservanti ai dettami del gruppo sociale di appartenenza.
Infatti, se una persona non osservava le regole della sua tribù o gruppo, ad esempio, veniva espulsa e allontanata dal suo clan.
Nell’antichità essere allontanati significava essere inviati e abbandonati da soli in luoghi pericolosi fuori dalla tribù: all’interno del del bosco o di un luogo selvaggio e inospitale.
Quindi la vergogna aveva la funzione di tenere le persone attente e osservanti delle regole e dei dettami della tribù. Pena la morte.
Non a caso Google riporta la definizione del Dizionario Oxford Languages che definisce la vergogna come un:
Profondo e amaro turbamento interiore che ci assale quando ci rendiamo conto di aver agito o parlato in maniera riprovevole o disonorevole.
Mentre l’Enciclopedia Treccani la definisce come un:
Sentimento più o meno profondo di turbamento e di disagio suscitato dalla coscienza o dal timore della riprovazione e della condanna (morale o sociale) di altri per un’azione, un comportamento o una situazione, che siano o possano essere oggetto di un giudizio sfavorevole, di disprezzo o di discredito.
Oggi, anche se ovviamente si muore ben raramente a causa degli aspetti sociali connessi con la vergogna, essa mantiene comunque questo suo aspetto di ordinatore dei comportamenti della persona in relazione al gruppo in cui è.
Qual’è il suo scopo?
Il primo scopo che ha la vergogna è quello di far evitare di essere visti dagli altri in uno stato o modalità o con dei comportamenti in cui ci si può sentire inadatti, inadeguati o degni di critica.
Quindi essa, come emozione, ha lo scopo, se possibile, sia di rimettere le cose a posto e adeguarsi alle regole di un gruppo, se si è fatto qualcosa che non va, sia di essere perdonati se non si osserva quello che in quel gruppo ha una grande rilevanza.
Per cui la vergogna che cos’è? E’ una forte spinta ad essere osservanti e irreprensibili rispetto alle regole di un determinato gruppo.
Peccato però che alcune persone, per esperienze personali, per critiche ricevute o per educazione, hanno sviluppato un senso elevato della vergogna che li inibisce nei comportamenti con gli altri.
Quindi, se soffri di vergogna, sappi che te ne puoi liberare e che se, te ne liberi, avrai una vita migliore.
Se vuoi avere un dialogo con me, o approfondire il discorso, contattami pure liberamente.
Ecco comunque l’indice del video “Alla scoperta della vergogna nella psicologia”, che riprende i temi di questo articolo:
– 00:00 Introduzione 00:15;
– cos’è la vergogna?
– 00:30 la vergogna nell’antichità;
– 01:30 la vergogna al giorno d’oggi;
01:50 lo scopo della vergogna.
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