L’anorgasmia è l’incapacità di raggiungere l’orgasmo durante un rapporto sessuale. Tipicamente associato alle donne, in realtà può colpire anche gli uomini.
L’anorgasmia è l’incapacità di raggiungere il piacere e di avere l’orgasmo.
L’orgasmo, come noto, è un tipo di esperienza emozionale che può essere soggettiva, modificandosi da persona a persona. Non a caso, ci sono persone che raggiungono l’apice del piacere con facilità mentre altre hanno bisogno di più tempo per riuscirvi. Oppure non riescono a provare piacere e ad avere l’orgasmo.
Il DSM-5 (Manuale Diagnostico dei Disturbi Psicologici e Psichiatrici) si riferisce all’anorgasmia femminile, dando al disturbo una connotazione specifica e attribuibile al gentil sesso. In realtà, come vedremo in questo approfondimento, non è esattamente così. Tratteremo l’anorgasmia dal punto di vista femminile e maschile allo stesso modo.
Le origini del disturbo
È doveroso precisare che, nel corso dei secoli, le donne hanno subito norme culturali e religiose che tendevano a sopprimere il piacere sessuale e la libertà nelle donne.
Vi era come una sorta di pudore nel conoscere gli aspetti inerenti al proprio corpo, soprattutto se sono legati alla sfera sessuale.
Le femministe dei movimenti del ’68, e quindi circa cinquant’anni fa, non a caso invitavano le donne a guardarsi allo specchio per conoscere come erano fatte, un invito che oggi sembra quasi esagerato o fuori dal tempo anche se sono ancora molti i casi delle persone che nn so conoscono bene.
Ma a questo proposito: l’anorgasmia è frutto di una scarsa conoscenza del proprio corpo oppure c’è dell’altro? Conoscersi è indubbiamente importante ma, spesso, la causa dell’anorgasmia è ben altra.
Anorgasmia: un ostacolo alle emozioni
Come detto poc’anzi, l’orgasmo è un’esperienza emozionale che varia da persona a persona. L’impossibilità di raggiungere il piacere è per lo più frutto di una difficoltà emotiva e psicologica.
A questo proposito vi sono due specifiche tipologie di problemi:
- anorgasmia situazionale, in cui il mancato raggiungimento del piacere avviene solo in determinate situazioni, con il proprio partner ad esempio, mentre l’orgasmo viene facilmente raggiunto con l’autoerotismo. In tal caso, spesso entrano in scena dinamiche diverse. A titolo esemplificativo: c’è stato un tradimento? Ci sono stati o sono in atto dei conflitti?
Altre volte anche l’ambiente e le situazioni circostanti possono influenzare il raggiungimento, o meno, dell’orgasmo: non ci si sente a proprio agio? Ci sono pensieri diversi che attanagliano? - anorgasmia generalizzata, in cui, invece, la persona non ha mai raggiunto l’orgasmo. Per diversi motivi che sono per lo più “intrinseci”: incapacità di lasciarsi andare, presenza di disturbi psicologici, incapacità di fidarsi e aprirsi all’altro, paura di soffrire o di essere poi abbandonato, e così via.
Oltre a questo, come detto prima, è indubbiamente importante saper conoscere il proprio corpo, gioca avere avuto un’‘educazione sessuale corretta, avere avuto positive esperienze di autoerotismo, adeguate fantasie sessuali. Ma spesso questi aspetti pur molto importanti non sempre sono fondamentali per sviluppare una corretta capacità di provare piacere e avere adeguati orgasmi.
L’anorgasmia maschile esiste?
Negli uomini l’anorgasmia maschile, anche se è meno frequente rispetto a quella femminile, è comunque molto spesso legata all’incapacità di provare piacere, malgrado la presenza di un’adeguata eccitazione.
Nei casi in cui vi è una forma di eiaculazione ritardata, essa può essere presente in maniera costante oppure episodica e situazionale. In cui la problematica episodica e situazionale è quella più frequentemente riscontrabile negli uomini.
Altri fattori che possono invece scatenare l’anorgasmia sono: depressione, ansia da prestazione, masturbazione eccessiva, conseguenze di traumi fisici o assunzione di farmaci.
Per le problematiche e situazioni sopra descritte, spesso è necessario risolvere le difficoltà esistenti mediante una psicoterapia di coppia, o individuale, finalizzate al superare le cause scatenanti al fine di poter assumere dei comportamenti sessuali più efficaci e meglio funzionanti.
Curare l’anorgasmia è possibile?
Talune donne reagiscono all’anorgasmia con sentimenti di rabbia o sofferenza, altre invece pensano all’impossibilità del raggiungimento dell’orgasmo considerandola quasi come una sorta di “normalità” alla quale devono abituarsi. Altre ancora, vivono l’esperienza dell’orgasmo – mai provata – come una sorta di “pericolosa o rischiosa follia” in cui si può perdere il controllo.
Anche a questo proposito, la psicoterapia può indagare su quali possano essere le cause principali o gli avvenimenti dolorosi, traumatici o scatenanti che hanno portato a rifiutare la possibilità di poter provare piacere. Oppure ancora sciogliere le paure e le disinformazioni negative che hanno uno specifico effetto rispetto al non avere l’orgasmo e all’essere soggetti a problematiche inerenti alla sfera sessuale.
La psicoterapeuta indubbiamente può aiutare chi è affetto da anorgasmia aiutandolo a trovare la libertà e serenità perdute.
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