L’ansia da prestazione sessuale: un problema diffuso tra uomini e donne di tutte le età
Non per tutti il sesso rappresenta un momento di intimo e soddisfacente piacere, da vivere appieno con il partner.
Emozioni come la paura del giudizio o il timore di non essere all’altezza della performance desiderata dal partner, possono influire pesantemente sulla buona riuscita di una delle attività più naturali degli esseri umani.
Erroneamente, siamo portati ad associare il disturbo maggiormente agli uomini, ma gli addetti ai lavori ben sanno che le problematiche sessuali di ansia da prestazione coinvolgono ugualmente anche le donne.
Quali sono quindi le principali cause, i sintomi più diffusi e i possibili rimedi dell’ansia da prestazione sessuale?
Cos’è l’ansia da prestazione sessuale?
Per ansia da prestazione sessuale s’intende, in modo generico, una problematica psicologica caratterizzata da preoccupazione e timore nei confronti del rapporto sessuale, tanto da inficiarne la qualità e limitarne piacere e soddisfazione.
L’ansia da prestazione sessuale può essere generata da due fattori diversi:
- Individuali, che riguardano uno solo dei due partner, dovuti ad esempio a forti convinzioni religiose limitanti, dubbi sulla propria identità sessuale, specifiche fobie/blocchi/inibizioni sessuali, disfunzioni, paura della gravidanza, timori di non fornire un’adeguata prestazione, preoccupazioni legate ad una temuta minor efficienza da invecchiamento o legata all’uso di farmaci, tratti ossessivo-compulsivi, fattori legati allo stile di vita quali stress e affaticamento;
- Relazionali come derivanti, ad esempio, da una mancanza o diminuzione dell’attrazione verso il partner, scarse abilità sessuali reali o temute che siano, conflitti di coppia o coniugali, incapacità di fondere i sentimenti di amore e di lasciarsi andare al desiderio sessuale.
I sintomi possono manifestarsi sia a livello psicologico, sia fisico. Negli uomini, l’evidenza più palese è la difficoltà nel raggiungere o mantenere l’erezione o di “durare” sufficiente tempo prima dell’eiaculazione.
Nelle donne soprattutto secchezza vaginale, dolore o bruciore alla penetrazione e, con meno evidenza, frigidità e anorgasmia.
Nelle donne, infatti, in molti casi l’ansia può inficiare o inibizire l’orgasmo (anorgasmia) o causare scarsa lubrificazione genitale generando secchezza e dolore al momento della penetrazione (disperunia o vaginismo) fino ad arrivare anche a bloccare il desiderio sessuale, creando un circolo vizioso nocivo e d’infelicità.
Chi soffre di ansia da prestazione sessuale può provare vari sintomi caratteristici dell’ansia, fra cui: battito accelerato, sudorazione eccessiva, respiro affannoso, tremori, vertigini, tachicardia.
Cosa c’è alla base di questo tipo di ansia da prestazione? Bassa autostima? Paura di deludere?
In tutti quei casi in cui la causa è di origine psicologica, le cause possono essere le più varie. Per entrambi i sessi i fattori scatenanti possono ingenerati da bassa autostima, paura di deludere il partner, difficoltà di mostrarsi nudi agli altri, inesperienza (reale o temuta che sia) timore di essere giudicati negativamente e molto altro ancora.
Cosa non bisogna fare?
Il disturbo d’ansia da prestazione sessuale per il soggetto che ne soffre è solitamente molto difficile da accettare. Istintivamente chi ne soffre è spesso portato a dare la colpa al partner anche quando non è corretta l’attribuzione di colpe all’altro.
Molti di coloro che sofforno di ansia da prestazione sessuale pensano immediatamente di essere affetti da una grave malattia invalidante oppure di soffrire di un problema fisico o mentale. Altri, invece, prendono subito delle pillole per abbattere l’ansietà o per rendere più facilite il rapporto: attenzione in quanto ciò pò essere anche fortemente controproducente in termini di sicurezza personale e innescare anche una più o meno grave dipendenza psicologica.
Il problema dell’ansia da prestazione sessuale, quindi, come va affrontato?
L’ansia da prestazione va affrontate dal punto di vista relazionale e psicologico. Non si tratta di qualcosa d’insormontabile e a volte può essere affrontato anche direttamente, in autonomia, senza dover necessariamente ricorrere all’aiuto di un bravo psicologo o di un bravo psicoterapeuta.
Creando una relazione in cui si rende possibile l’avere un efficace e aperto dialogo con il partner senza timori o attribuzioni di infondate accuse, superando la paura di eventuali giudizi negativi. Imparando quindi anche a fidarsi dell’empatia, della capacità di capire e dell’ascolto dell’altro. Onestà e sincerità sono spesso la base di un rapporto positivo e duraturo.
Contattare un professionista
Nel caso in cui, invece, non si dovesse riuscire a superare il problema e a realizzare una vita sessuale soddisfacente affrontando in “autonomia”, come coppia o come singolo, è preferibile contattare un bravo psicologo, psicoterapeuta, sessuologo che saranno in grado di sciogliere le cause scatenanti che provocano l’ansia da prestazione, cause che magari non sono espressamente legate alla sfera sessuale.
Alla base dellle problematiche che si manifestano come ansia da prestazione sessuale, infatti, possono esservi, infatti, anche delle tematiche emotive non risolte che possono riguardare le dimensioni o strutturazioni fisiche attribuite percettivamente e psicologicamente ai propri organi, al non sentirsi accettati, amati o stimati per ciò che si è e si fa, e a molti ulteriori aspetti. Non a caso, questa “base” simile si ritrova anche in altri disturbi legati alla prestazione di un individuo in vari ambiti diversi da quelli dell’intimità, come ad esempio l’ansia da prestazione sportiva o scolastica.
Va da sè che nelle circostanze in cui una persona vive delle problematiche di ansia, sessuali o di sicurezza attinente anche al proprio “funzionamento fisico”, l’aiuto id un valido psicologo e psicoterapeuta che abbia anche competenze sulle problematiche sessuali può essere davvero prezioso per acquisire maggiori soddisfazioni e felicità. Sia singolarmente, sia in coppia.
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