
I disturbi d’ansia sociale: i casi di ansia e fobia sociale sono aumenti con il Covid?
I disturbi d’ansia e di fobia sociale sono aumentati, e anche in modo considerevole, con il Covid e con i lockdown.
L’ansia o fobia sociale, nota anche come disturbo d’ansia sociale, è una patologia assai diffusa che colpiva già moltissime persone prima della pandemia da Covid.
Negli Stati Uniti, per esempio, si stimava che ne soffrissero circa 15 milioni di persone già prima della pandemia.
Le ricerche indicavano, infatti, che circa il 7% della popolazione soffrisse di disturbi da ansia e fobia sociale, con ipotesi di percentuali in aumento già prima che sopraggiungessero tutte le problematiche di distanziamento sociale e isolamento sociale dovuti alla pandemia.
Con l’arrivo del Covid 19 e di tutte le successive varianti, a tutte le problematiche di fobia sociale si sono aggiunte anche numerose problematiche ipocondriache e molteplici paure di poter essere infettati dal virus.
A chi era già affetto da ansia e fobia sociale vanno perciò spesso aggiunte le aggravanti che derivano dal rimanere in “modalità online” senza più frequentare di persona più quei contesti sociali che prima venivano gestiti in modo abituale o con limitate difficoltà.
Fra questi possiamo ad esempio sottolineare i seguenti contesti:
- incontri in piccolo gruppo;
- riunioni di lavoro fatte in presenza;
- appuntamenti con superiori gerarchici che, se pur con difficoltà, venivano vissuti tenendo a freno le paure e preoccupazioni tipiche da fobia sociale.
Molte persone, purtroppo, dopo vari mesi d’incontri o di riunioni fatti solo online, hanno cominciato a vivere come paurosi e assai difficili da gestire determinati incontri di persona.
Del resto quante persone oggi sono affette da disturbi di fobia sociale, anche se di limitata intensità, e provano timori e disagi all’idea di dover lasciare lo smart working per tornare fisicamente in ufficio o in azienda?
Ansia e fobia sociale: sintomi e l’influenza del Covid

I pericoli di contagio da Covid, più volte sottolineati, e i prolungati lockdown hanno indubbiamente creato, in particolare in chi più sensibile o esposto, maggiori difficoltà ad affrontare lo stress derivante da determinate situazioni di incontro.
Il distanziamento sociale, sia fisico sia psicologico ha creato in molte persone, e in moltissimi ragazzi, una spiccata tendenza al ritiro dalle principali attività di socializzazione e all’evitamento degli incontri scolastici o sociali, del ritorno in ufficio, fino allo stare in casa limitando al massimo le uscite di casa.
Indubbiamente la pandemia in numerose persone ha proprio creato molte difficoltà ad uscire dal proprio “guscio”.
A proposito della tendenza allo “stare riparati e al sicuro in casa”, in molte persone il Covid ha ingenerato difficoltà nelle relazioni sociali, anche a causa dei tratti di personalità posseduti e alle esperienze problematiche di vita sociale fatte in precedenza.
Creando soprattutto nei ragazzi e in chi più timido, riservato o introverso, disagi e difficoltà anche marcate.
Lockdown, paure e disturbi d’ansia sociale
I lockdown, ad esempio, modificando le modalità e possibilità delle interazioni ha aumentato la presenza di paure e disturbi d’ansia sociale, innescando precise tendenze all’evitare le altre persone.
Il lavoro mediante smart-working obbligato, la DAD / didattica a distanza e le altre attività relazionali svolte per mesi a distanza, che effetto hanno avuto sulle persone?
In molti casi hanno favorito la comparsa di sentimenti di timidezza o di disagio favorendo l’insorgere o lo sviluppo di disturbi di fobia e di ansia sociale.
Fra l’altro i disturbi che tipicamente cominciavano a presentarsi soprattutto nei primi anni dell’adolescenza, a causa del “ritiro da Covid” sono diventati più frequentemente osservabili anche negli adulti.
Gli indicatori emotivi della presenza di fobia sociale

Vi sono numerosi indicatori emotivi, sintomi e comportamenti caratteristici della presenza di fobia sociale, i quali vengono spesso resi più gravi dalle conseguenze del Covid.
Come ormai noto i comportamenti e le emozioni che indicano ansietà e fobia sociale sono stati resi più intensi e frequenti dalla prolungata diminuzione di socialità delle persone. Persone che sono state ristrette negli spostamenti e nelle interazioni a causa dei vari lockdown.
Le manifestazioni, sintomi ed emozioni che più frequentemente sono comparsi anche in chi non ne soffriva prima e che sono tipici indicatori dei disturbi d’ansia sociale, sono:
- paura di situazioni in cui si può essere giudicati;
- preoccupazione di provare e mostrare imbarazzo e umiliazioni;
- timori inerenti al dover interagire o parlare con degli estranei
- preoccupazione che gli altri possano notare la presenza di ansia e disagio;
- paura di arrossire, sudare, balbettare, tremare o avere una voce flebile o tremula;
- ansia derivante dal pensare di dover fare un’attività indesiderata o dal dover partecipare a un evento temuto;
- angoscia di doversi mettere in evidenza o di esporsi all’attenzione altrui.
Ansia sociale: sintomi e comportamenti che la indicano
I comportamenti sintomatici che indicano la presenza di ansia e fobia sociale, e che sono nettamente aumentati a causa del lockdown, sono soprattutto i seguenti:
- fughe da luoghi sconosciuti;
- allontanamento da tutti quei contesti in cui ci si potrebbe ritrovare al centro dell’attenzione;
- evitamento di circostanze in cui si potrebbero fare nuove conoscenze o in cui vi è il timore di dover parlare a più persone;
- esclusione di attività sociali, relazionali o sportive in cui si teme di non risultare adeguati o all’altezza.
Covid, fobia e disturbi d’ansia sociale: che fare?
Il Covid è stato, ed è tuttora, una sfida difficile per tutti. In particolare per chi era già esposto prima della pandemia a tematiche di timidezza, a timori di non essere adeguato o all’altezza delle situazioni, alla paura di essere criticato o squalificato.
Se dovessi dare un consiglio su cosa fare per diminuire i sintomi e le limitazioni causate dall’ansia sociale, consiglierei di farsi aiutare da uno psicologo psicoterapeuta esperto. Questa è probabilmente la modalità più veloce per passare dalla tendenza a isolarsi ed evitare i contesti sociali a un sano senso di adeguatezza e sicurezza personale.
Oltre a ciò importante è certamente:
- impostare un programma fatto di piccoli passi con cui poter ottenere vittorie crescenti nell’affrontare le situazioni che nel presente risultano difficili da affrontare;
- costruire un piano di sviluppo personale della durata di almeno 6 mesi mirato a liberarsi delle paure, limiti e timori emersi come conseguenza delle esperienze precedenti e di quelle subite con il lockdown.
Se i timori e gli impedimenti causati dai disturbi d’ansia sociali sono prima di tutto legati a pensieri svalutativi ed emozioni di allontanamento dalle possibili situazioni disagevoli, questi pensieri ed emozioni sono affrontabili e superabili con successo.
Se desideri superare i problemi di ansia e fobia sociale, sappi che puoi farlo anche con il mio aiuto attivando un percorso di crescita personale. Per ottenere una vita più soddisfacente e felice.