Quando l’ansia è patologica e quando è normale?

I tuoi stati di ansia sono normali o derivano da ansia patologica? Ecco una domanda che tutti o quasi prima o poi si pongono.
L’ansia “normale” o “adattiva”, è un’emozione benefica che ha lo scopo di aiutarci a gestire meglio una situazione che si presenta come degna di particolare attenzione, stressante, complicata o difficile da gestire.
L’ansia patologica, invece, è un’emozione piuttosto fastidiosa, persistente, indesiderata e in molti casi, se prolungata, pericolosa per l’organismo.
Ansia adattiva e ansia patologica: come distinguerle?
Ci sono tre fattori specifici che permettono di capire se l’ansia è adattiva o patologica: la durata che ha lo stato ansiogeno, il livello di intensità e la frequenza con cui provi l’ansietà.
Per distinguere con chiarezza quando l’ansia è normale e adattiva e quando invece è anormale o patologica, vanno considerati tre aspetti:
- la durata;
- l’intensità;
- la frequenza dei vissuti d’ansia.
La durata, intensità e frequenza se sono prolungate e interferiscono con il normale adattamento alle situazioni, compromettendo il benessere e la normale rilassatezza, sono precisi indicatori di ansietà patologica.
Puoi considerare normale l’ansia che provi nelle varie circostanze di vita, sia quando ha una durata nel tempo limitata, sia quando si manifesta in stretta dipendenza con la comparsa di una situazione complessa o stressante da gestire.
Si parla quindi comunemente, a questo proposito, di ansia adattiva o di adattamento a una situazione ristretta nel tempo in cui devi affrontare un evento che ha una certa pericolosità o rischiosità.
Ansia patologica: sintomi

L’ansietà, invece, diventa un problema quando si prolunga nel tempo anche se lo stimolo che l’ha generata è ormai sparito.
Ad esempio: se guidi in inverno sotto una pioggia battente o con il pericolo di ghiaccio e di fondo stradale viscido, è perfettamente normale essere in tensione, essere tesi, attenti e un po’ agitati.
Se la pioggia finisce o cessano le condizioni di scivolosità o ghiaccio sulla carreggiata, è invece anormale continuare a essere tesi e agitati come se lo stato di possibile minaccia o di pericolo stesse continuando ad esserci.
Quindi puoi considerare come ansia patologica quella delle circostanze in cui il vissuto di ansia continua con una durata che supera il momento di pericolosità o di rischio. Continuando a mantenerti teso e all’erta anche se i motivi di allarme sono ormai svaniti o sono diventati irrealistici.
Intensità, forza e violenza dei sintomi ansiosi

L’ulteriore elemento importante per valutare se un’ansietà sia patologica o meno è quello inerente al concetto di: intensità, forza, violenza con cui avverti i vari sintomi di ansia.
L’ansia anormale è ben diversa dall’ansia adattiva o normale. Essa è infatti di solito eccessivamente intensa o sproporzionata rispetto alla situazione specifica che suscita la risposta ansiosa.
Ad esempio guidare un’auto su una strada trafficata richiede una certa attenzione e concentrazione (ansia normale).
Ma se chi guida su una strada, trafficata o meno che sia, si sente:
- tirato come una corda di violino;
- con lo stomaco teso o suda;
- come aggrappato al volante;
- sintomi di tensione di intensità eccessiva,
allora possiamo tranquillamente parlare di ansia patologica alla guida.
Lo stesso può succedere nei confronti di un’esame, di un colloquio di lavoro, di un’uscita in compagnia, di un compito da svolgere, di un viaggio, ecc.
Quando considerare l’ansietà come eccessiva, esagerata o patologica?

Quando l’intensità, la durata e/o la frequenza dell’ansia fanno sentire angosciati anche se è finito il motivo che renderebbe coerente quella tensione e risposta ansiosa, allora possiamo coerentemente parlare di ansia eccessiva, esagerata o patologica.
Quindi, se un certo tipo di ansietà si presenta in modo frequente o ripetitivo, creando forti tensioni o difficoltà di adattamento alle situazioni, impedendoti di rilassarti e tranquillizzarti anche in situazioni che di per sé sono abbastanza normali e prive di possibili emergenze, possiamo allora parlare di ansia cronica e di ansia patologica.
In conclusione la differenza tra l’ansia normale e l’ansia patologica è proprio questa: l’ansia è considerabile come normale quando serve a migliorare la risposta e l’adeguatezza di comportamento a una certa situazione.
Invece è patologica ed esagerata quando:
- è troppo intensa o eccessivamente prolungata;
- crea uno stato di eccessiva reattività, tensione o stress;
- mette – e con una certa frequenza – a repentaglio lo stato di tranquillità, salute e benessere.
Cosa distingue l’ansia normale dal disturbo d’ansia secondo l’American Psychological Association
Dice l’American Psychological Association: “il criterio principale utilizzato per distinguere l’ansia normale da un disturbo d’ansia è che il disturbo d’ansia si traduce in un disagio significativo, o che compromette, il funzionamento sociale, professionale o di altre importanti aree di funzionamento” (APA, 2013).
https://www.apa.org/search?query=anxiety%20disorder
Questa distinzione è molto importante per chiarire cosa possiamo considerare come ansietà normale o come ansietà patologica.
E’ evidente che parliamo di ansietà patologica in tutti quei casi in cui vi è un “disagio significativo tale da compromettere il funzionamento sociale, professionale o di altre importanti aree di funzionamento”.
Per chiarire ancora meglio il tipo di ansia di cui eventualmente soffri, possiamo dire che, ad esempio, se hai un’elevata paura di andare dal medico o dal dentista ma questa paura non ti impedisce per nulla di farti visitare, se ne hai bisogno, parliamo di ansia normale.
Quindi anche se “vai in ansia” ti rechi comunque dal dentista o dal medico se ne hai necessità e questo non ti crea particolari problemi o impedimenti, sei in uno stato di normale ansietà.
Se invece l’idea di farti visitare, o di recarti dal dentista, ti fa stare male, ti fa fuggire oppure trovare scuse di continuo per rimandare, possiamo tranquillamente parlare di ansia patologica.
Perché è importante trattare l’ansia patologica con l’aiuto di un bravo psicologo psicoterapeuta?
L’ansia patologica andrebbe sempre trattata con l’ausilio di un professionista, per riacquisire benessere ed evitare i tipici rischi fisici e psicologici causati dall’ansia patologica .
Infatti, per stare meglio e poter godere di una vita piacevole e ricca di benessere è importante farsi aiutare in modo opportuno.
Non a caso, se si soffre di disturbi d’ansia, è molto importante tutelare la propria salute e felicità riducendo la durata, la frequenza e, naturalmente, la fastidiosa intensità degli stati d’ansia tipica di questi disturbi.
Mediante l’aiuto di uno psicoterapeuta preparato e capace che ti possa aiutare a vivere e superare con serenità quelle circostanze che per te sono problematiche e che oggi ti rendono ansioso.
Se vuoi approfondire questo discorso contattami liberamente presso a.pintus@psicologomilano.tv o telefonicamente al n. 02/76.11.33.38 o al 335/48.21.22. Sarò ben lieto di aiutarti.
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