Questo articolo prosegue e si completa con “Il partner narcisista nella coppia: quali sono i principali pericoli?“, che è leggibile su: https://coachingmilano.com/partner-narcisista-coppia-principali-pericoli/
Una giovane e assai bella cliente è stata improvvisamente lasciata dal partner che l’ha abbandonata per una compagna ancora più giovane e (dice) avvenente.
Ma, come mai è successo ciò? E chi era lui?
Lui non era un partner qualunque: era Narciso!
Bello, dinamico, “fascinoso”, infedele, bugiardo e sempre portato a evidenziare i suoi successi, egoista, autocentrato, attratto da tutto ciò che denota successo e potere, portato a mettersi sempre in primo piano – anche a discapito degli altri e anche prendendosi regolarmente i meriti e i risultati prodotti da altri.
In sintesi: bello, elegante, ambizioso quanto aggressivo e insensibile ai bisogni altrui. E quindi pericoloso per chi commette l’errore di fidarsi o d’innamora di lui.
Narciso è un personaggio mitologico famoso per la sua bellezza e crudeltà. Superbo e insensibile, vanitoso e portato ad auto-ammirarsi, s’innamora della propria immagine riflessa sull’acqua rifiutando ogni persona che lo ama, fino a morire cadendo nel fiume in cui si specchiava.
Ecco qui quindi il condensato del partner narcisista e dei suoi possibili pericoli.
Un partner narcisista, infatti, sia esso uomo o donna che sia, è “rischioso” in quanto può fare soffrire molto e richiede molte cautele e attenzioni ….. potremmo impropriamente forse dire, (impropriamente ma con molta chiarezza), che spesso un partner narcisista non c’è nella relazione, ….. è solo in prestito o è solo temporaneamente presente ed è per questo che è un facile veicolo di ferite, delusioni, traumi e dolori.
Il narcisismo non è una forma di autovalutazione e di rispetto per sé stesso, (non dobbiamo confonderlo con l’autostima o con la percezione del proprio valore o delle proprie virtù), dato che quando il narcisismo è presente altera e distorce fortemente la “possibile qualità dei rapporti fra le persone”.
Egli viene quasi inevitabilmente caratterizzato – e si disvela – attraverso i precisi bisogni e modalità che evidenzia, fra cui:
- bisogni di essere ammirato, stimato, elogiato, invidiato e corteggiato;
- bisogni di essere trattato da persona importanti e “superiore”;
- bisogni di mettersi in mostra come portatore di capacità o abilità particolari o superiori;
- bisogni di possesso e di status symbol “superiori” alla maggior parte delle persone;
- carenza o mancanza di vero e sincero interesse per le altre persone, (semmai vi possono essere modalità e comportamenti ed espressioni di interessi manipolativi e di “captazione”, non di amore o empatia);
- invidia negata e atteggiaamenti di squalifica verso gli altri (come dire: “abbasso gli altri per elevare me”);
- aspetti d’impazienza, nervosismo, aggressività, crudeltà e in certi casi sadismo o “cattiveria” con cui alcuni – e in modo anche netto – sovrastano chi gli sta accanto manifestando comportamenti percepibili come di “cattiveria” e comunque di insensibilità verso le loro necessità;
- apparente sicurezza tale da evidenziarli come affascinanti e dotati di charme;
- necessità – e ricerca – di un gruppo di ammiratori o comunque di persone che si pongono in modo “gregariale” rispetto a loro: gli altri gli servono per sentirsi bene e a posto;
- ricerca di persone con cui accompagnarsi che sono da “mostrare” per evidenziare la propria superiorità e fortuna;
- ipocrisia, presuntuosità, amoralità, rifiuto di qualsiasi critica o sottolineatura di carenza, alta opinione (paventata anche se non reale) di sé, ipervalutazione delle qualità che pensano di possedere con convinzione di meritarsi “trattamenti superiori”.
Ma … sotto la patina, ecco il vero problema: gli altri servono come carburante per il proprio benessere e stabilità, in modo da evitar loro di sentire sofferenza e dolore, attraverso un:
costante bisogno di ricevere ripetute conferme da chi gli sta intorno sul loro valore, sull’essere degni di essere ammirati, confermati, desiderati, ecc. in un meccanismo che va sempre rinnovato e alimentato.
Armando Pintus, Coach Psicologo a Milano, Psicoterapeuta e Formatore specialista nello sviluppare Autostima, Benessere, Efficacia e Risultati.
Non fa solo il Mental Coach dato che da 30 anni fa Coaching Psicologico con ogni cliente su ciò che più dà soddisfazione, riuscita, successo e risultati.
In particolare utilizza un metodo di Coaching Psicologico che Sviluppa Capacità e Risultati Personali, Emozionali, Sportivi e di Relazione.
https://www.psicologomilano.tv/ – https://www.CoachingMilano.com –https://www.Eft-Italia.Eu/ – https://www.MilanoGolf.It/ –https://www.CsrFormazione.it