Proviamo tutti il senso di colpa?
Certamente lo proviamo tutti, ma per alcuni il sentirsi in colpa può essere un’emozione davvero intensa da gestire.
Avrai sicuramente provato anche tu, e più volte nella tua vita, il senso di colpa. É un’emozione che nasce da un senso di mancanza o da un evento accaduto in passato.
Un giudizio negativo, un’azione sbagliata, un rimprovero possono farti nascere una sensazione di colpa. “Sarebbe potuta andar meglio”, potrai dirti, dopo aver sbagliato qualcosa.
Il senso di colpa si manifesta con un turbamento interiore più o meno profondo, accompagnato da emozioni negative quali paura, rabbia e tristezza derivate da un atto che ritieni a posteriore come sbagliato, che ti fa sentire di aver violato un dovere o una regola morale.
Ad esempio, anche se ti reputi una persona pacifica e che non litiga mai con nessuno, può capitarti che, a causa di un diverbio, di reagire in modo spropositato, alzando la voce e avvicinandoti troppo al tuo interlocutore.
Scatta un acceso diverbio o una litigio con parolone o spinte, ma vieni subito fermato.
A seguito di quell’episodio, ripensi all’accaduto e provi un sentimento di colpa e magari anche di vergogna per le tue azioni: reagire in quel modo lo ritieni eccessivo e sbagliato e non rispecchia affatto la tua personalità. Inizi quindi a provare rimorso per le tue azioni e questo crea una forte tensione interna che può anche trasformarsi in ansia, pensieri ossessivi, insonnia, mal di testa o dolori allo stomaco.

Senso di colpa: ma di che tipo?
Il senso di colpa conscio
Tale emozione è motivata da azioni che ritieni di aver fatto e che si rivelano essere cattive o sbagliate. Puoi, ad esempio, avvertire un senso di colpa consapevole a causa di un’offesa fatta o di un litigio. Esso ti può portare, di conseguenza, a voler riparare il danno arrecato e a spronarti nel migliorarti e fare meglio in futuro. Aspetti che possono rendere positivo e utile il senso di colpa e la sensazione di avere sbagliato. Soprattutto in quei casi in cui non ciò è troppo intenso, perdurante o ripetuto.
Il senso di colpa inconscio
Il senso di colpa inconscio nasce invece da cause o motivazioni apparentemente sconosciute e irrazionali, colpendo la tua sicurezza e autostima. Quest’emozione negativa potrebbe portarti a sviluppare: ansia, ipocondria o depressione o, in casi più estremi, portare anche a forme di autopunizione. Se il senso di colpa è molto intenso, ti sentirai invaso/a da una sensazione spiacevole, rivolgendo, verso di te accuse e giudizi severi e sentendoti sovrastato o schiacciato.
Il senso di colpa cronico
Quello cronico è un emozione provata in modo ripetuto che nel tempo comporta dolore, dispiacere e sofferenza alimentata dal pesiero ripetitivo, o dal senso di certezza, di aver provocato dolore a qualcun’altro. Se soffri di senso di colpa cronico è consigliabile che tu, per superarlo, ti faccia aiutare da un bravo psicologo psicoterapeuta.
Da dove nasce questo sentimento?
L’origine del senso di colpa negativo è spesso da ricercare nelle esperienze vissute in precedenza o nelle modalità educative agite dalle proprie figure genitoriali ed educative che sono state di riferimento durante l’infanzia. Se, ad esempio, da bambino sei stato giudidicato o colpevolizzato ogni volta che lasciavi la mano del tuo genitore per andare alla scoperta del mondo, da “grande” potresti sentirti in colpa nel cercare la tua autonomia.
Oppure, se i tuoi genitori hanno riposto in te delle aspettative molto alte o irrealistiche, che non rispecchiano le tue ambizioni o i tuoi limiti, ciò può portarti a sviluppare da adulto un senso un colpa inconscio o cronico che può diventare anche molto pervasivo e condizionante.

Come ridurre la senzazione di sentirsi in colpa?
Come detto prima il sentirsi in colpa è frutto di un sentire che può avere degli effetti positivi se è capace di spronarti in merito a qualcosa che capisci di aver sbagliato o su cui intendi rimediare pensando di avere detto o fatto qualcosa di sbagliato.
Difficilmente invece il senso di colpa può avere degli effetti positivi quando è inconscio o cronico. In queste due tipologie di senso di colpa, se vuoi gestirli meglio, puoi provare a seguire questi semplici accorgimenti:
- Identifica i momenti in cui esso si attiva. Perché ti colpevolizzi? Il primo passo per gestirlo meglio parte dal diventare consapevole di avere un problema. In modo da potere, giorno dopo giorno, vivere la situazione in maniera più tranquilla, ricorrendo – se serve – a sedute di psicoterapia, a tecniche di rilassamento, ecc.
- Impara a perdonarti e a capire che non puoi sempre essere irreprensibile o dare il meglio di te. Capita a tutti di sbagliare o di aver agito in modo inopportuno. Cerca quindi di essere meno duro e severo verso te stesso.
- Non sentirti responsabile di tutte le cose che succedono nella tua vita. renditi conto che in molte situazioni non puoi agire direttamente o fare a meno di dipendere dalle scelte degli altri.
- Trasforma il fallimento in una lezione: non sempre è facile, ma con impegno e determinazione puoi certamente riuscirci. La società di oggi spesso contempla ideali di successo e di perfezione difficilmente raggiungibili e che lasciano poco spazio o predispongono a dei facili fallimenti. Non lasciarti sopraffare dalle pressioni sociali o ambientali e vai per la tua strada consapevole dei tuoi obiettivi, cercando di migliorare e di trarre buoni apprendimenti anche dalle tue “sconfitte”. Ricordando la massima che dice: “non esistono fallimenti ma solo apprendimenti”.
- Smetti di vivere nel passato e incolparti di cose che non puoi più cambiare: pensa all’oggi e al dare il meglio di te. Non a ciò che è successo giorni, mesi o anni fa.
- Chiedi scusa se hai ferito qualcuno. Fare questo ti insegnerà molte cose e faciliterà la comprensione e il perdono in chi magari ha sofferto per qualcosa che hai fatto.
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