Come psicologo, psicoterapeuta o coach, spesso sento i clienti che si lamentano di non essere capiti e compresi, di sentirsi soli o distanti dagli amici, dal partner o dai familiari.
Cominciamo con il porci questa importante domanda, “COSA VUOLE DA NOI, CHI CI AMA?”, cercando di trovare delle risposte diverse rispetto a quella che immediatamente – la risposta più ovvia e spesso errata – che ci viene in mente: cosa vuole davvero chi mi sta vicino?
Cosa vuole da me chi vive con me, chi lavora con me, chi fa parte della mia vita?
Riporto una piccola storia, piena di cuore, “sperando possa aiutare a scoprire verità migliori”.
Un figlio piccolo di età andò dal padre e gli chiese: “Papà, posso farti una domanda?” Il padre rispose: “Certo figlio mio, cosa vuoi sapere?”
Il Figlio: “Papà, quanti soldi guadagni in un’ora?”
Il Padre: “Non sono affari tuoi. Perché mi fai una domanda del genere?”.
Il Figlio: “Voglio solo saperlo. Per favore dimmelo papà, quanti soldi guadagni in un’ora?”.
Il Padre: “Se proprio lo vuoi sapere, guadagno 100 dollari l’ora”.
Il Figlio: “Oh caspita! (abbassando la testa e volgendo lo sguardo verso il terreno). “Papà, mi presteresti 50 dollari?”.
Il Padre a questa domanda s’infuriò e disse: “La sola ragione per cui me lo hai chiesto era per chiedermi in prestito dei soldi per comprare uno stupido giocattolo o qualche altra cosa senza senso, adesso tu fili immediatamente in castigo e senza discutere nella tua stanza. Vai a letto e pensa al perché stai diventando così egoista. Io lavoro duro ogni giorno e tu hai questo atteggiamento egoista e infantile.
Il Figlio andò in silenzio nella sua stanza e chiuse la porta. Il Padre si sedette e diventò ancora più arrabbiato pensando alla domanda della ragazzo. “Come ha potuto avere il coraggio di farmi una domanda di questo tipo solo per potermi chiedere dei soldi? Dopo circa un’ora il padre si calmò, e cominciò a pensare: Forse c’era qualcosa che lui aveva davvero bisogno di comprare con quei 50 dollari, non chiede dei soldi molto spesso, forse dovevo farlo parlare dei motivi per cui mi chiedeva quel denaro, ecc.
Poi andò nella stanza del piccolo figlio, aprì la porta e chiese: “Figlio mio stai dormendo?”.
Il Figlio: “No papà, sono sveglio”.
Il Padre: “Stavo pensando che forse sono stato troppo duro con te prima. Oggi è stato un giorno pesante per me e ho reagito male con te. Tieni, questi sono i 50 dollari che mi hai chiesto”.
Al che il Figlio si sedette subito sul letto e cominciò a sorridere e disse: “Oh, grazie papà!”. Poi da sotto il suo cuscino estrasse un piccolo rotolo di banconote stropicciate.
Il Padre vide che il Figlio aveva già dei soldi, e inizio nuovamente a infuriarsi, mentre il Figlio iniziò lentamente a contare i suoi soldi.
Al che il Padre disse con tono seccato: “Figlio mio perché vuoi altri soldi se ne hai già”?
Il Figlio rispose: “Papà prima non avevo abbastanza soldi, ma adesso sì che li ho ora ho 100 dollari e posso comperare un’ora del tuo tempo. Per favore domani torni a casa un’ora prima? Mi piacerebbe davvero tanto poter cenare con te.”
Il padre rimase impietrito. Abbracciò il figlio e lo implorò di perdonarlo………
Quindi la domanda è: ma siamo proprio sicuri di sapere CHE COSA VUOLE DA NOI, CHI CI AMA?
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N.B.: non so chi abbia scritto questa piccola e toccante storia, e mi spiace quindi di non poterne citare l’autore, verso cui comunque nutro gratitudine per la profondità delle riflessioni che questa piccola storia puà stimolare.
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Armando Pintus, Coach Psicologo a Milano, Psicoterapeuta e Formatore specialista nello sviluppare Autostima, Benessere, Efficacia e Risultati.
Non fa solo il Mental Coach dato che da 30 anni fa Coaching Psicologico con ogni cliente su ciò che più dà soddisfazione, riuscita, successo e risultati.
In particolare utilizza un metodo di Coaching Psicologico che Sviluppa Capacità e Risultati Personali, Emozionali, Sportivi e di Relazione.
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