La psicosomatica è quella parte della psicologia medica che cerca il “nesso di causa” o il “legame” che vi è fra i disturbi fisici e ciò che li ha generati.
La convinzione che vi sia un legame tra una malattia e la sua causa psichica deriva dalla constatazione che il corpo umano, la mente e il sistema immunitario sono strettamente collegati fra loro.
Vari studi, ad esempio, dimostrano che anche delle semplici frustrazioni ripetitive possono modificare (in peggio) il funzionamento del sistema immunitario, mentre dei traumi importanti possono creare disequilibrio, disturbi e malattie anche importanti nell’organismo umano.
Ma, cosa rende più rapida o probabile una guarigione da malattie anche gravi quali i tumori, gli infarti, ecc.? Cosa facilita o aiuta a guarire, anzi ad “auto-guarire” una persona? E cosa significa “auto-guarire”?
Significa che i risultati di molte ricerche fatte a partire dagli anni 70 ad oggi, evidenziano 2 cose:
- la rilevanza degli aspetti psicosomatici nella nascita delle malattie;
- che le persone affette da malattie (anche se malattie gravi quali i tumori), hanno più probabilità di guarire, e in molti casi guariscono, se si trovano ad essere in questo tipo di situazione:
- si occupano attivamente e in prima persona della propria guarigione agendo un ruolo attivo rispetto ad essa;
- hanno progetti che li stimolano e che considerano importanti, “motivanti” e interessanti rispetto al proprio il futuro;
- pensano che potranno guarire e alimentano e sviluppano fiducia e speranze di guarigione;
- si sentono sostenuti da chi gli sta vicino;
- si sentono supportati dalla propria forza interiore e ritengono di potercela fare;
- dedicano tempo ed energia ad attività che gli procurano piacere, gioia e soddisfazioni, considerando queste attività “piacevoli” come importanti e/o prioritarie e coerentemente vi dedicano tempo e attenzione.
Nella cura dei tumori, ad esempio, il noto oncologo Simonton e il suo team, (di cui una parte importante ha sempre avuto la moglie psicologa), a partire dagli inizi degli anni 70 hanno osservato e iniziato ad interrogarsi sui motivi per cui alcuni pazienti guarivano da malattie anche gravi, mentre altri pazienti invece avevano dei peggioramenti o delle “recidive” anche importanti delle loro malattie.
Sulla base di queste conoscenze, il dott. Simonton, e altri, hanno sviluppato delle metodiche di sostegno ai malati finalizzate ad insegnare ai loro pazienti come “aiutarsi a guarire”.
Questi metodi spesso mirano a far crescere e sviluppare:
- le naturali forze interiori di autoguarigione dei loro pazienti;
- una migliore qualità di vita sia di coloro che erano malati, sia dei loro familiari;
- una più forte intenzione di guarire e di prendere parte al loro processo di guarigione;
- un significativo sostegno al malato e ai suoi familiari a margine dei trattamenti intrapresi.
Numerose ricerche continuano a sottolineare i collegamenti che esistono tra:
- gli aspetti fisici, mentali, emozionali e spirituali e sull’importanza che questi vari aspetti vengano “armonicamente equilibrati” per generare benessere e salute;
- la necessità che vi siano attivati dei validi supporti e sostegni anche psicologici non solo rivolti a colui che è ammalato, ma anche ai loro familiari e alle persone che sono rilevanti per il paziente (l’eventuale convivente, l’amico “del cuore” che può essere vicino al paziente, ecc.);
- l’importanza di “superare e risolvere” quegli eventi traumatici, emotivi o affettivi importanti che possono essere stati, o che sono, rilevanti per l’insorgenza della malattia, attivando il perdono se vi è una problematica in di quel tipo (e quasi sempre vi è) e il superamento degli eventi negativi esistenti, siano essi traumatici, emotivi o affettivi;
- il ripristinare una speranza di vita” riportando distensione e gioia nella vita del paziente;
- l’elaborare dei validi obiettivi di vita e lo strutturare un efficace piano di salute che siano ben orientati al presente oltre che al futuro.
Le varie tecniche e metodologie che vengono utilizzate oggi, soprattutto con i malati di cancro, (soprattutto negli Stati Uniti), sono incentrate sull’impiego delle visualizzazioni, delle tecniche immaginative e di rilassamento, sull’elaborazione di “fantasie terapeutiche guidate”.
Per poter:
- impiegare il potere che la mente ha di agire sul corpo attraverso appunto le visualizzazioni, il rilassamento e le meditazioni mirate;
- sostenere l’energia vitale stimolando anche mentalmente il processo di guarigione;
- rinforzare l’efficacia dei trattamenti farmacologici o chemioterapici utilizzati, riducendone nel contempo le possibili nocività;
- modificare o eliminare le credenze e i pensieri negativi che innescano vissuti ed emozioni spiacevoli,
- creare convinzioni o pensieri che siano capaci sia di stimolare vissuti di serenità, ottimismo e forza;
- favorire la presenza di pensieri ed emozioni positive e “sane”.
Al fine di arrivare ad avere, parafrasando il famoso detto, corpus sanum in mente sana.
Armando Pintus, Coach Psicologo a Milano, Psicoterapeuta Esperto in Psicologia Energetica e del Benessere – Psicosomatica – specialista nello sviluppare Autostima, Benessere, Efficacia e Risultati.
Non fa solo il Mental Coach dato che da 30 anni fa Coaching Psicologico con ogni cliente su ciò che più dà soddisfazione, riuscita, successo e risultati.
In particolare utilizza un metodo di Coaching Psicologico che Sviluppa Capacità e Risultati Personali, Emozionali e di Relazione.
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