Vivere e gestire la morte di un genitore è sempre un evento molto traumatico e doloroso. Ecco come superare la morte di un padre o di una madre.
Affrontare le conseguenze psicologiche, emotive e traumatiche derivanti dalla morte di un genitore mette sempre in una pesante condizione di dolore, tristezza e infelicità.
Gestire un lutto in modo corretto, superando con successo la fase della vita che è contraddistinta dal grande dolore derivante dalla perdita di un proprio congiunto, è una sfida che impone alle persone di attingere alla propria forza d’animo, resilienza e capacità.
La morte di un genitore, un lutto di una persona importante e a cui si è molto legati, significa inevitabilmente trovarsi catapultati in un grande dolore. Vivendo un grosso trauma, crisi, tristezza e depressione.
Per superare quindi positivamente le conseguenze di un lutto, riacquisire serenità e benessere, molto spesso è indispensabile farsi assistere e aiutare in modo appropriato. Cosa che permette di riuscire a stare meglio anche in tempi inaspettatamente brevi.
Perdita di un gentitore: l’esperienza di Giulia
Giulia, in questo video, racconta di come a un certo punto della sua vita ha subito la morte della madre trovandosi in una spirale di tristezza, angoscia, depressione, ansia e panico.
Ritrovandosi proiettata in quello che lo psicoterapeuta australiano Russ Harris definisce essere una “situazione in cui si riceve un grosso schiaffo dalla vita”.
Dice infatti Harris a questo proposito:
«a volte ci si può sentire come se ci fosse un divario tra ciò che quelli che sono i nostri piani (o programmi) e le speranze fra ciò che vogliamo avere nella nostra vita e la realtà che ci troviamo di fronte».
L’importanza di insistere nel farsi aiutare per superare bene la morte di un genitore
Giulia, dopo molta sofferenza derivante dalla morte della madre, aveva deciso di chiedere aiuto a una psicologa. Ma non era riuscita ad avere il tipo di aiuto e supporto che avrebbe voluto. Senza però rinunciare, dopo un ulteriore periodo di solitudine e dolore, aveva deciso di non darsi per vinta scegliendo di farsi aiutare da un altro psicologo.
Proprio per questo motivo a un certo punto mi ha chiesto aiuto, ottenendo finalmente, come dice lei stessa nel video, il risultato che voleva ottenere e anche di più.
Superato il dolore e la depressione da perdita e lutto legato alla morte della madre, la vita si è aperta per lei, come racconta chiaramente in questa bellissima – e toccante – intervista.
Un lutto derivante dalla morte di un genitore può diventare occasione di crescita e sviluppo
Vivere la morte di un genitore e vedere i propri sogni infrangersi sono grosse sofferenze di vita. Sofferenze di vita che possono anche trasformarsi in una fortificante occasione di crescita e sviluppo.
Giulia in questa video intervista racconta la sua esperienza di miglioramento, esponendosi con molto coraggio, per lanciare la sua incitazione a coloro che subiscono una perdita di chiedere aiuto e farsi assistere. Senza rinunciare se non si incontra subito la persona giusta.
Anche se Giulia ci ha mostrato come superare la morte della madre, superare il lutto di un padre presenta senza ombra di dubbio delle analogie, e il percorso che bisogna intraprendere è lo stesso. Certo madre e padre sono due figure diverse, e il nostro rapporto con loro varia sia a seconda della nostra natura e del nostro sesso, sia in base alle esperienze di vita che abbiamo fatto.
In qualsiasi caso, però, la morte va accettata e presa come un momento di crescita personale. Lasciare andare un proprio caso è sempre difficile, ma cominciando un percorso è possibile ritrovare il proprio benessere psichico e lasciarsi alle spalle dolore, rancore e sofferenza. Ma senza mai dimenticare il defunto, e anzi portandolo dentro di sé come un ricordo positivo, legato ad emozioni gioiose e lontane dalla condizione di dolore che ci siamo lasciati alle spalle.
L’esortazione di Giulia
Nell’intervista Giulia esorta qui tutti coloro che hanno bisogno di aiuto a chiedere un supporto qualificato per stare meglio. Senza rinunciare, per paura o altro, ai propri sogni e desideri di benessere.
Eliminare la negatività è infatti un obiettivo che ognuno dovrebbe raggiungere per tornare a vivere pienamente costruendosi un futuro migliore. Come vorrebbero peraltro i propri cari che sono mancati più o meno improvvisamente.
Se non si ottiene un risultato immediato è di grande importanza insistere fino a ottenere il tipo di aiuto che si desidera ricevere.
Un video assolutamente da vedere. Brava Giulia anche per la tua tenacia nel chiedere aiuto.
Cosa fare per superare il lutto di un genitore
In generale, dunque, quello che Giulia ci ha raccontato in questo video può essere un forte stimolo e fonte di ispirazione per tutti coloro che purtroppo potrebbero ritrovarsi nella sua situazione. Vediamo dunque, riassumendo per punti, quali possono essere i migliori metodi per superare un lutto improvviso.
- Affrontare il dolore: la frase “non riesco a superare un lutto” è il primo ostacolo che abbiamo di fronte. Solo mettendoci in gioco e cercando di affrontare davvero il dolore sarà possibile interiorizzare il tutto e ritornare a vivere dimenticando il dolore.
- Accettare la scomparsa: l’accettazione è sicuramente il punto più importante e delicato allo stesso tempo di questo duro processo. Accettare la morte di un genitore non è semplice, ma è solo lasciandolo andare davvero che sarà possibile intraprendere un percorso di crescita e cambiamento.
- Affrontare le cinque fasi dell’elaborazione del lutto: esistono, secondo Elisabeth Kübler, cinque distinte fasi che ci accompagnano dopo la scomparsa di un nostro caro: negazione o diniego; rabbia; patteggiamento o negoziazione; depressione; accettazione. Esserne a conoscenza e vivere ognuna di queste, magari facendosi aiutare da uno specialista, può essere un ottimo modo per superare questa dolorosa fase della vita.
- Trovare supporto in persone vicine a noi: farsi aiutare è tutto. Dunque circondarsi di persone care e amorevoli aiuterà moltissimo.
- Riprendere in mano la propria vita: uno degli errori più difficili è sicuramente lasciarsi andare. Non smettete mai di uscire, mangiare, curarvi e volervi bene. Solo reagendo si potrà dare una svolta.
- Farsi aiutare: l’aiuto di uno specialista è forse il punto più importanti di tutti. Elaborare il lutto insieme a un professionista vi permetterà di risolvere presto il vostro dolore, trasformandolo in serenità.
Armando Pintus, Psicologo, Psicoterapeuta e Coach a Milano. Da 30 anni affianco e aiuto chi vuole avere benessere, risultati e successi utilizzando vari metodi e tecniche di supporto e Coaching Psicologico che Sviluppano Capacità e Risultati Personali, Emozionali e di Relazione. https://www.psicologomilano.tv/ — https://www.CoachingMilano.com — https://www.Eft-Italia.Eu/ — https://www.MilanoGolf.It/ – https://www.CsrFormazione.it
4 Commenti. Nuovo commento
Mi sono un ad mancati entrambi i miei vecchietti in due mesi. Io abitavo con loro ed erano il mio mondo. Sono passati 8 mesi e ogni giorno è peggio
Caro Massimo
soprattutto in questo grande momento di lutto, dolore e difficoltà credo sia necessario e utile che lei si faccia aiutare.
Chieda un appuntamento per farsi supportare in modo che il dolore possa cominciare a diminuire e la vita tornare ad essere vissuta non con dolore ma con più leggerezza e affetto per i suoi defunti.
Mia madre è mancata pochi giorni fa all’età di 69 anni, è successo tutto rapidamente, in un mese abbiamo scoperto che era malata, è entrata in urgenza in ospedale, dp una settimana che era ricoverata si è ulteriormente aggravata e ha subito un delicatissimo intervento alla testa, è entrata in coma e dp 13 giorni si è spenta.. mi sento bloccata nel giorno che è stata operata , è come se stessi ancora aspettando che si risvegli anche se so che non accadrà mai …
Maria Antonietta mi dispiace molto. Le consiglio di stare vicina ai parenti a cui è legata e agli amici e, se può, di farsi aiutare da un bravo psicologo ad elaborare il suo grave lutto. Ogni augurio