La vergogna: un’emozione complessa e piuttosto spiacevole
La vergogna è un’emozione con cui tutti, prima o poi, purtroppo dobbiamo fare i conti. Come ben sappiamo, possiamo provare vergogna per i motivi più disparati ed è assai spiacevole da provare.
Come emozione è complessa ed è solitamente correlata alla percezione che hai di te stesso in relazione alle altre persone. Per meglio dire ai possibili giudizi e critiche delle altre persone, soprattutto se sono per te importanti.
La vergogna si presenta in genere come una sensazione dolorosa e “pesante” che ti porta, quando la provi, a desiderare di diventare invisibile, sparire e nasconderti dagli sguardi altrui.
L’Enciclopedia Treccani definisce questa emozione come un “Sentimento più o meno profondo di turbamento e di disagio suscitato dalla coscienza o dal timore della riprovazione e della condanna (morale o sociale) di altri per un’azione, un comportamento o una situazione, che siano o possano essere oggetto di un giudizio sfavorevole, di disprezzo o di discredito”.
Perché puoi provare vergogna?
In genere la vergogna si prova ed emerge quando:
- fai un’azione che ritieni inappropriata o mal interpretabile;
- hai alcuni pensieri inerenti al ricevere possibili critiche a biasimi;
- valuti negativamente determinate parti del tuo corpo come brutte o sgraziate;
- possiedi certi oggetti o possibilità che ritieni passibili di critica e di giudizio negativo altrui;
- non detieni certe possibilità o cose che ritieni dovresti possedere stante la tua condizione o posizionamento nel contesto sociale in cui vivi.
Il pensiero che accompagna il provare vergogna è generalmente quello di sentirti giudicato e oggetto di biasimo o di possibile allontanamento, di essere inferiore ad altri, di essere valutato in modo negativo o come “sbagliato”.
Nei casi in cui si ti capita di provare con forza vergogna, infatti, facilmente vivrai uno stato di disagio, confusione e desiderio di fuga con una spontanea reazione di allontanamento da quelle situazioni che ritieni siano difficile da gestire.
Il disagio che puoi provare in quelle circostanze può essere piuttosto intenso e crearti un fastidio o un dolore nello stomaco, un blocco nell’azione o nella comunicazione, nella spontaneità e nel sentirti adeguato. Uno stato, appunto, di vergogna.
Quando puoi provare vergogna?
Provi vergogna perciò quando il tuo posto nel tuo gruppo di appartenenza è in qualche modo minacciato, sia che si tratti della collettività di cui fai parte, della famiglia, del gruppo di amici o della tua relazione di coppia o dell’ambiente di lavoro di cui fai parte.
La vergogna nasce, quindi, quando ti senti criticato, deriso, umiliato o quando qualcosa minaccia la tua appartenenza al gruppo.
L’emozione vergogna ha infatti sempre avuto una grande importanza per la sopravvivenza della specie umana in quanto collante nelle relazioni e nei gruppi nel fare rispettare i valori e i comportamenti incoraggiati e accettati dalla propria comunità. In modo da essere e rimanere parte di un gruppo più grande, un clan, una squadra o una compagnia, piuttosto che restare da soli.

La vergogna cosa vuole che tu faccia?
La vergogna è un’emozione molto antica e spesso anche complessa da trattare in quanto molto radicata nella nostra evoluzione. Biologicamente agisce a livello piuttosto profondo proprio per via della sua genesi: la sua funzione storica è infatti quella di far osservare, alle persone che appartengono a un determinato gruppo, le regole di quello stesso gruppo.
Anticamente chi non osservava e seguiva le regole del proprio gruppo o tribù di appartenenza, spesso veniva espulso dalla sua tribù, accadimento che rappresentava un grande pericolo per la sopravvivenza della persona cacciata.
Sto parlando, infatti, di persone che venivano allontanate dal villaggio e obbligate ad andare nel poco ospitale e spesso pericoloso ambiente esterno.
Espulse da reietti, quindi, in un ambiente che facilmente poteva essere di grande solitudine, privo di cibo e di riparo alle intemperie oppure popolato da nemici o animali pericolosi. Da ciò la profondità di questa emozione proprio per via delle arcaiche e profonde memorie legate al grande pericolo e all’onta dell’essere mandato via come membro non gradito del proprio gruppo.

Ancora oggi quest’emozioni inconsciamente trae la sua intensità da questi pregressi storici che fanno sì che la vergogna ti riconduca, se la provi, ai temi legati al sentirti indegno, inadeguato o inadatto all’osservanza delle regole sociali del tuo gruppo o famiglia di appartenenza.
Quindi la vergogna cosa vuole che tu faccia? Che tu rispetti le regole presenti nel gruppo di cui fai parte e che se violi dette regole tu ti renda nascosto, invisibile, non rintracciabile proprio al fine di evitare punizioni e critiche.
Il bisogno che è legato alla vergogna è quindi l’appartenenza al gruppo, l’affermazione, l’accettazione o il riconoscimento da parte di qualcuno che si stima.
In questo senso puoi vedere la vergogna come un’emozione che vuole che tu ti adegui, segui e riconosci come giusto ciò che è importante nel tuo gruppo.