Come vincere le preoccupazioni rendendole uno strumento di miglioramento
“La preoccupazione è l’interesse che paghiamo per i guai prima che essi arrivino”. Con queste parole d’interessante chiarezza (e di frequente verità) il politico americano John Garland Pollard ha definito cosa sia il preoccuparsi.
Mentre il Vocabolario Treccani definisce la preoccupazione come un “Pensiero che occupa la mente determinando uno stato di inquietudine, di apprensione, ansia, incertezza, timore … con riferimento a persona o cosa che è l’oggetto, la causa di tale pensiero … Con valore attenuato, pensiero che assorbe l’attenzione, su cui si concentra l’interesse …”
Vincere la preoccupazioni, trasformandole in uno strumento di miglioramento, potrebbe essere un risultato molto importante da ottenere per poter avere meno tensioni e ansietà. Per fare questo, una delle soluzioni che potrebbero essere adottate, è quella ad esempio di affrontare per tempo le attività che destano preoccupazione, pianificando e programmando ciò che fattibile prima della scadenza.
Ecco un esempio concreto di pianificazione e programmazione finalizzata ad affrontare una fonte di preoccupazione in modo propizio.
É arrivato il giorno di quella data presentazione aziendale, piuttosto che dell’esame universitario che devi affrontare. Entrambe queste circostanze sono ansiogene e difficili da affrontare. Ma se ti sei ben preparato per tempo l’nsietà potrà lasciare il posto a iun più sano senso di preparazione.
In questo arco di tempo hai studiato e ripetuto gli argomenti della tua presentazione o del tuo esame, rendendo più solide le tue conoscenze sulla materia e valutando correttamente la tua effettiva preparazione.
Anche se durante la notte che precede la presentazione, o l’esame, hai dormito poco o male, comunque sarai poco preoccupato, o meglio avrai un’ansia ridotta in quanto sarai ben consapevole del fatto che hai studiato molto e sei adeguatamente preparato.
Essersi preparati per tempo aiuta a vincere le preoccupazioni e le riduce?
Anche se fra poco dovrai sostenere il tuo pubblico professionale, o l’esame a cui ti sei iscritto, puoi avere piena consapevolezza e più sicurezza su quanto sei effettivamente preparato: sai di esserti preparato e ben organizzato sugli argomenti previsti. Aspetto che ti permetterà di affrontare la situazione con più calma e fiducia.
La preoccupazione suddetta è naturale ed è circoscritta all’evento che temi, sia esso una presentazione o un esame universitario.
Malgrado l’ansia che puoi provare davanti ai clienti, colleghi o ad un professore esigente, sai di avere pianificato e programmato per tempo i tuoi contenuti o il tuo studio e sai di esserti preparato con adeguata attenzione, arrivando a conoscere e padroneggiare bene gli argomenti oggetto della presentazione o esame.
Ecco ora un altro esempio di una situazione ben diversa in cui è ben difficile poter vincere le proprie preoccupazioni.
Domani avrai la riunione di presentazione o tra un mese ci sarà l’appello di un esame molto difficile. Non hai preparato i supporti di presentazione e la tua scaletta o non hai ancora aperto libro o ripassato i tuoi appunti. I tuoi colleghi ti hanno detto che la riunione sarà difficile da gestire. OIppure i tuoi compagni di corso dicono che è un esame difficile e tu non sai come fare.
Inizi quindi a preoccuparti, dicendo “non ce la farò stavolta” e il tempo passerà in modo faticoso, dispersivo o ansiogeno. Oppure procrastinerai le cose che devi fare per riuscire, alimentando l’ansietà.
Queste preoccupazioni ostacolano la tua preparazione, studi o ti prepari frettolosamente e sentendoti giustamente impreparato e a disagio all’idea della performace che devi sostenere. Aumentando a dismisura i rischi di poter fare una brutta figura o di essere bocciato.
L’importante differenza tra i due esempi sopra descritti è dato dalla gestione del proprio tempo. Nel primo caso parliamo del tempo presente, nel secondo del futuro, di un futuro permeato di paure e preoccupazioni in cui non hai un effettivo controllo ne della situazione ne dei tuoi timori e l’unica cosa che puoi fare è prepararti al meglio sperando di avere fortuna.
Tempo presente e preoccupazioni
Quindi, a cosa serve preoccuparsi prima del tempo? Se si continua a rimuginare su una determinata situazione ci si sentirà distratti da ciò che avviene intorno e si perderà la corretta sensazione del tempo presente essendo troppo concentrato su un avvenimento futuro presumibilmente pauroso.
Se non lasci andare le preoccupazioni, non riuscirai a vivere correttamente il tempo presente.
Anche se tu dovessi preoccuparti su come affrontare un dato problema, sei sicuro che poi riuscirai ad eseguire il piano che hai stabilito? Ci può essere qualche variabile che è sfuggita al tuo controllo e che ti costringerà poi ad occuparti della questione in modo diverso da quanto avevi previsto?
É importante quindi che ti abitui a gestire meglio gli avvenimenti quando essi si presentano, limitando le preoccupazioni che vivi quando ti rendi conto di esagerare o di vivere quella data situazione con eccessiva ansietà.
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