Come elabori il lutto per la perdita di un genitore? Quali elementi ti segnalano che non hai elaborato adeguatamente la morte della madre o del padre?
Se hai subito la morte di un genitore sai bene che questo può cambiarti per sempre. Per poterti riprendere bene dalla morte della madre o del padre e tornare a vivere in modo positivo devi necessariamente elaborare correttamente il lutto e lasciarti alle spalle il dolore.
Ciò implica tempo, attenzione e spesso un supporto di un amico, un parente, uno psicologo o un gruppo che ti possa aiutare a superare il dolore sostenendoti emotivamente nei momenti più delicati.
Se hai già subito la perdita di un genitore, sai già del fortissimo dolore che ciò può causarti, dolore che va dalla sensazione di vuoto di avere perso un supporto, di essere più solo, fino a sentire di avere magari perso una parte di te stesso.
Arrivando in alcuni casi anche a pensare di non poter più trovare quella parte che chiamiamo comunemente leggerezza, gioia e piacere di vivere.
Se hai perso un genitore, madre, padre o fratello che sia, con ogni probabilità conosci bene la sensazione di “sfasatura”, intorpidimento, stupore, negazione, rabbia, disperazione e tristezza che hai provato vivendo quel dolore così grave derivante dalla perdita di una persona cara.
Se soffri fatti comunque aiutare, da un psofessionista della professione d’aiuto (psicologo o psicoterapeuta) o da una presenza cara e che senti come vicina e comprensiva (parente, fratello, amico, partner).
Cos’è un lutto?
Il lutto è il processo psicologico che segue la perdita di qualcosa che abbiamo amato e che ha fatto parte della nostra vita, delle nostre abitudini e bisogni.
L’elaborazione riuscita del lutto, invece, cos’è? E’ il passare dal senso della mancanza e della morte di un genitore o di una persona cara all’accettare e adattarsi emotivamente alla nuova situazione che si è creata a causa della perdita subita.
Come noto le fasi del lutto sono indicative e variano da persona a persona, in base alla personalità, esperienza di vita, situazione affettiva e relazionale, modalità con cui è avvenuto il decesso del proprio caro, ecc.

6 diversi modi di vivere e di elaborare il lutto per la morte della madre o del padre
Qual’è il modo con cui tu elabori la morte di un genitore? Quale tipo di comportamenti mettono solitamente in atto le persone che subiscono la perdita del padre o della madre? Ecco le 6 modalità più comuni di chi ha:
- vissuto un periodo di 6/12 mesi difficile e poi ha ritrovato equilibrio, affetti e piacere di vivere;
- voltato pagina abbastanza rapidamente;
- percepito un blocco ed è rimasto “ancorato” al dolore, manifestando emozioni intense anche per anni;
- continuato a vivere pensando spesso al congiunto che ha perso provando un dispiacere o un dolore da perdita che a tratti “ritorna a galla” (segnalando che il lutto non è stato elaborato correttamente);
- sentito ben poco dolore e sembra “poco toccato” dal lutto, o non ne risente affatto. Rimanendo quasi indifferenti alla perdita che ha subito. Come se non avesse avuto un legame profondo o non percepisse il vuoto o fosse stato quasi anestetizzato dalla perdita subita. Tutti aspetti che delineano una gestione della perdita del genitore piuttosto innaturale e che indica l’utilità di un aiuto e supporto psicologico per arrivare a gestire e superare correttamente il lutto e le cause dell’apparente quasi indifferenza;
- avuto o ha ancora reazioni rabbia e di livore nei confronti del genitore mancato (o di chi detestava il padre o madre morto provando per lui un senso di odio o di desiderio di vendetta). Genitore con cui magari aveva avuto liti o conflitti ripetuti e importanti. Vivendo apparentemente la perdita della madre o del padre o che è morto come una sorta di giusta liberazione.
A quale categorie di elaborazione del lutto fai parte?
Tu a quale delle diverse categorie e modalità di gestione della perdita, più sopra riportate, appartieni?
Sei fra coloro che hanno ripreso a vivere abbastanza felicemente o di chi ha “voltato pagina abbastanza in fretta” o sei fra chi ha sofferto o soffre a lungo e fatica a riprendersi?
Ti ritrovi nella categoria di coloro che procedono nella propria vita provando ancora, dopo uno o due anni, dolore, senso di vuoto e di mancanza? O ti ritrovi fra coloro che non riescono a soffrire e vivono il dolore inconsciamente?
O, per concludere, ti riconosci nella categoria di coloro che avevano contrasti così accesi col padre o con la madre che si sono sentiti apparentemente quasi liberati da un genitore vissuto come troppo ingombrante, svalutante, aggressivo, colpevolizzante o svalutante?
Presta molto attenzione alla categoria a cui appartieni e al modo in cui elabori la perdita del padre o della madre. Se non hai ripreso a vivere la tua vita ritrovando gioia di vivere e leggerezza, sappi che probabilmente hai delle difficoltà ad elaborare correttamente il lutto e la perdita e magari potrebbe esserti molto utile farti supportare per uscire dal momento delicato in cui ti trovi.
Potrebbe, infatti, essere molto utile per te e per chi ha a cuore il tuo benessere, farti aiutare da un bravo psicologo o psicoterapeuta al fine di tornare a vivere in modo positivo e soddisfacente (proprio come il tuo defunto, probabilmente, vorrebbe che tu continuassi a vivere).